Prima e dopo la donazione, bere molta acqua (e non solo d’estate)

A cura del dr. Giovanni Franco, specialista in Ematologia
(in collaborazione con www.pazienti.it)

Per diventare assidui donatori o per fare una donazione occasionale, in genere non bisogna seguire una dieta particolare; tuttavia, una corretta alimentazione è fondamentale per mantenersi in buona salute.
Al tempo stesso, è bene tenere a mente che ci sono alcuni alimenti che è meglio evitare prima di effettuare la donazione o assumere subito dopo.

Cosa mangiare (e non) prima della donazione

Nelle 24 ore precedenti la donazione, è necessario assumere tanti liquidi e mangiare cibi con pochi grassi.
Questo ci permette di non pregiudicare la qualità delle componenti ematiche prelevate e non alterare gli esami del prelievo. Il giorno della donazione è, infatti, possibile fare colazione con succhi di frutta poco o non zuccherati, thè e caffè, biscotti secchi (senza aggiunta di cioccolato o panna), pane semplice, fette biscottate.
È molto importante, invece, evitare di assumere tutti i latticini e alimenti a base di uova; allo stesso tempo, sono vietati anche insaccati, salse, fritture di qualsiasi genere, nonché alcolici.

Cosa mangiare dopo la donazione?

Dopo essersi sottoposti al prelievo del sangue, il donatore ha la facoltà di assumere qualsiasi alimento con la sola accortezza di evitare di consumare alimenti ad alto contenuto di grassi, come carni molto grasse, salatini, fritture, uova e tutti i dolci lavorati: questo perché i grassi saturi sono di difficile digeribilità ed è quindi preferibile assumere alimenti nutrienti e facilmente digeribili per reintegrare i componenti persi con il prelievo.
Sono quindi consigliati zuppe, minestre, verdura e frutta che favoriscono il recupero dei liquidi. Gli alcolici sono vietati, come anche caffè e bevande eccitanti.
In linea generale, è bene non esagerare con la quantità di cibi solidi assunti. Questo perché un’alimentazione eccessiva induce l’organismo a richiamare una notevole quantità di sangue allo stomaco, e all’intero apparato gastroenterico, per favorire la digestione; ciò potrebbe causare mal di testa e nausea.
Inoltre, è bene ricordare che fumare dopo la donazione è fortemente sconsigliato, poiché causa problemi di compensazione cardiocircolatoria che portano a importanti cali di pressione, fino allo svenimento (lipotimia).
L’accortezza più importante, però, è avere un’ottima idratazione: proprio per la perdita di liquidi collegata al prelievo di sangue, si ha infatti una disidratazione fisiologica che potrebbe portare a un’ipovolemia più marcata (diminuzione maggiore del volume del sangue), crampi e debolezza generale.
È bene, quindi, evitare le bevande zuccherate, come aranciate, cola e gazzose, ma assumere molta acqua.